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Nel 1996, il futuro del web aveva un nome: Flash.

Sviluppato da Macromedia e poi acquisito da Adobe, Flash è, anzi era, un’infrastruttura sviluppata per realizzare contenuti ricchi dal punto di vista multimediale: animazioni vettoriali, grafica e suono impensabili al tempo su un browser.
Ma soprattutto Flash portava su internet l’interattività a livelli avanzati, fino a realizzare vere e proprie applicazioni e videogame, dai giochini passatempo a prodotti anche molto complessi.

Divenuto in poco tempo un asset irrinunciabile della programmazione web, Flash nei suoi vent’anni di vita si è andato sempre più strutturando e arricchendo, effettivamente portando nei browser di tutto il mondo qualcosa di molto simile alle esperienze desktop di applicazioni nate per funzionare nativamente sui computer.

Ma insieme alle possibilità crescevano le falle e aumentava il peso che la complessità del programma portava in dote.

E naturalmente i concorrenti, come l’HTML5, si facevano sempre più potenti e agili, fino a superare il maestro.

Flash è stato per tanti versi un punto di svolta per tutta la Rete. E’ tempo però di salutarlo e per farlo nella maniera più semplice, se lo abbiamo ancora installato, è sufficiente andare sul sito di Adobe e seguire le istruzioni, e poi eliminarne le estensioni dai browser.

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